Cenni Storici su Ponte della Muda
- Parrocchia di San Valentino Martire
- Forania Pedemontana - U.P. Pedemontana Est
- Diocesi di Vittorio Veneto (TV)
- Frazione del comune di Cordignano (TV)
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I documenti più antichi nei quali si nomina "Ponte" portano le date del 12 aprile e del 9 maggio 1233 (*).
Il nome di Ponte della Muda è nato dalla presenza di un ponte sul fiume Meschio (demolito alcuni decenni addietro e ricostruito un po' più avanti sulla strada per Fratta, a seguito della deviazione del corso d'acqua) e dalla presenza di uno storico fabbricato con portici, dove in tempi remoti avveniva il cambio dei cavalli per i servizi di trasporto e l'ufficio per il dazio. Si può comunque ipotizzare che Ponte della Muda, come luogo di transito e di sosta dei viandanti, sia esistito ancor prima del Mille.
La comunità di Ponte si è costituita in parrocchia per decreto vescovile del 14.02.1960. Ufficialmente ha preso il via con l'arrivo in paese del parroco Don Primo Brunoro il 13 ottobre 1963, il quale ha guidato la Parrocchia fino al 16 aprile 2011.
Mons. Martino Zagonel ha amministrato la Parocchia fino all'arrivo del nuovo parroco, Don Michele Favret, il 25 settembre 2011.
Dopo sei anni, Don Michele viene chiamato a nuovi incarichi e lascia la Parrocchia di Ponte celebrando l'ultima S. Messa venerdì 13 ottobre 2017 (esattamente 54 anni dopo l'arrivo di Don Primo).
Da allora Ponte viene curata dal Parroco di Cordignano (così come già avviene per le altre parrocchie dell'Unità Pastorale "Pedemontana Est"), Don Claudio Carniel, il quale compie l'ingresso ufficiale a Ponte domenica 22 ottobre 2017. Per l'occasione, la comunità ha piantato un "arbustus unedo" nel giardino della canonica. Il nuovo parroco, dovendo gestire più parrocchie, viene aiutato da Don Paolo Salatin e da Padre Francesco Bernardin, in servizio presso la casa di riposo "S.Pio X" di Cordignano.
In origine, le funzioni si tenevano nella chiesetta di San Valentino, che risale al Cinquecento.
Dal luglio del 1968 queste vengono svolte nella nuova chiesa costruita su disegno dell'architetto Giovanni Dal Bo di Vittorio Veneto.
L'edificio sacro, di buona capienza e assai funzionale, fu benedetto da Mons. Albino Luciani il 30 giugno 1968, e consacrato dopo pochi mesi, il 10 novembre. A ricordo di questo importante avvenimento è posta all'interno della chiesa una lapide con la seguente dicitura:
"Hanc paroec. Ecclesiam - Albinus Luciani - Vict. Ven. Episcopus - Pont. Max - Ioanes Paulus I - Dein Creatus - Die X-XI-MCMLXVIII - consecravit et dedicavit."
[Questa chiesa parrocchiale Albino Luciani vescovo di Vittorio Veneto, in seguito divenuto Papa Giovanni Paolo I, il 10 novembre 1968 consacrò e dedicò.]
Ai suoi inizi la parrocchia contava 1003 abitanti (495 uomini e 508 donne).
La popolazione attuale si aggira sui 1300 abitanti con oltre 450 famiglie.
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(*) Ulteriori notizie si possono trovare nelle pubblicazioni disponibili in fondo a questa pagina, tra le quali segnaliamo la ricerca storica di Mons. Rino Bechevolo nel numero unico del giugno 1988 ed i libri "Ponte della Muda - metamorfosi di un paese: documenti e testimonianze" e "Ponte della Muda - la chiesetta di San Valetino" scritti dal pontese Gian Marco Mutton, del quale pubblichiamo una breve relazione scritta in occasione del 50° anniversario della Parrocchia.
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Maggiori informazioni disponibili su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_della_Muda |